Chi siamo – Navdanya International.
Chi siamo
Navdanya International è una nuova associazione senza fini di lucro, costituita a Firenze (Italia) come passo successivo dopo dieci anni di collaborazione tra il governo regionale della Toscana e la Commissione internazionale sul futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura, presieduta dalla Dr.ssa Vandana Shiva. Navdanya Internazional prende lo slancio e lo spirito di squadra che si è consolidato nel corso della vita della Commissione e fornisce una nuova piattaforma per portare avanti la missione della sua organizzazione madre, Navdanya, fondata da lungo tempo in India al fine di promuovere l’agricoltura sostenibile, la biodiversità, sistemi di cibi sani e la sovranità alimentare insieme a la difesa dei diritti dei piccoli agricoltori in tutto il mondo.
L’associazione Navdanya International ha come scopo la realizzazione di una rete internazionale per la diffusione di sistemi alimentari sostenibili collegandosi con iniziative della stessa natura. Si propone di concorrere all’affermazione di un nuovo paradigma che attraverso l’agricoltura possa riconciliare economia eecologia, basato sulla difesa dell’ambiente e della biodiversità, su una nuova cultura alimentare, e dove l’economia sia al servizio delle persone e del pianeta. Navdanya international sostiene e diffonde la cultura del cibo locale, come espressione delle diversità dei territori e delle culture; inoltre opera per la promozione di un sistema di conoscenze e ricerca che metta al centro l’uomo e la natura e in cui si integrino il sapere scientifico e quello tradizionale. Navdanya internationalha sede a Firenze, nel cuore della Toscana, regione conosciuta e apprezzata per il suo impegno verso un’agricoltura sostenibile e attenta alle istanze delle realtà agricole locali. Da qui la nuova associazione promuove le sue attività volte a sostenere e consolidare sul piano internazionale le battaglie già avviate da Navdanya. Presidente dell’associazione è Vandana Shiva, vicepresidenti Maria Grazia Mammuccini, che per anni ha diretto i lavori di Arsia, l’agenzia regionale che ha condotto le innovative azioni della Toscana per la tutela della biodiversità e Giannozzo Pucci, Presidente della Casa editrice Lef e editore per l’Italia della rivista Ecologist.
Vandana Shiva
Ecologista e attivista, scienziata e filosofa, Vandana Shiva è una delle più autorevoli voci mondiali in difesa della natura e della sua biodiversità. Nata a Dehra Dun, in India, si è laureata in fi sica quantistica presso l’Università di Western Ontario, Canada. Ma al ritorno a casa dopo gli studi, vedendo la sua terra, l’Himalaya, trasformata e impoverita dai progetti internazionali sostenuti dalla Banca mondiale, ha deciso di dedicare tutta se stessa alla battaglia per la salvaguardia della sua terra e del pianeta. Nel 1982 ha fondato nella sua città natale il Centro per la scienza, tecnologia e politica delle risorse naturali, un istituto indipendente di ricerca che affronta i più signifi cativi problemi dell’ecologia e della giustizia sociale. Quasi dieci anni dopo, nel 1991, ha dato vita a Navdanya, un movimento per proteggere la diversità e l’integrità delle risorse viventi, specialmente dei semi autoctoni in via di estinzione a causa della diffusione delle coltivazioni industriali. Per il suo impegno instancabile in difesa delle comunità contadine e per la salvaguardia della biodiversità è stata insignita di numerosi riconoscimenti tra cui il cosiddetto premio Nobel alternativo, il “Right livelihood award” e nel 2010, il “Sydney Peace Prize” per la sua analisi scientifica della sostenibilità ambientale e per la leadership coraggiosa dei movimenti per la giustizia sociale.
Navdanya
Quando ho scoperto che le multinazionali volevano brevettare le sementi e le varietà di grano, ho fatto partire il progetto di Navdanya, per proteggere la biodiversità, difendere i contadini e promuovere l’agricoltura biologica”.
Così Vandana Shiva descrive la nascita di Navdanya (“Nove semi”) nel 1991.
Il nome trae spunto dal rituale, molto diffuso tra le famiglie del sud dell’India, di piantare nove semi in un vaso il primo giorno dell’anno per poi scegliere a distanza di qualche tempo i semi che si sono comportati meglio mettendoli a disposizione di tutti. Il messaggio è chiaro: la fertilità della terra deve essere ricercata in armonia con la natura utilizzando la ricchezza delle varietà esistenti. Oggi Navdanya è un grande movimento al cui cuore c’è il concetto di “democrazia della terra”, cioè la proposta di un nuovo equilibrio nel pianeta secondo principi di pace, responsabilità ecologica e giustizia economica. La sovranità alimentare, compreso quella sulle sementi e sull’acqua, è necessaria per camminare in questa direzione. In India la grande sfida di Navdanya alle multinazionali e alle loro politiche di sfruttamento intensivo e di distruzione della biodiversità, è stata raccolta sino a oggi da 500.000 piccoli contadini. L’organizzazione promuove la creazione di banche delle sementi per la conservazione della biodiversità (ne sono nate ben 55), la fornitura gratuita di sementi agli agricoltori, la riconversione dei campi a un’agricoltura biologica, in cui i prodotti utilizzati siano interamente naturali. Navdanya propone inoltre progetti di educazione alimentare e attività di formazione a partire da gruppi di donne, considerate vere custodi della biodiversità e della sicurezza alimentare.
Cosa fa Navdanya International
Organizza incontri e eventi per la diffusione di una cultura alimentare basata sulla biodiversità. Sostiene iniziative, progetti, proposte ispirate a modelli, capaci di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più povere, nel rispetto della natura. Collabora per la realizzazione di progetti di cooperazionein campo agricolo, alimentare e ambientale. Promuove attività d’informazione sulle tematiche dell’agricoltura sostenibile, dell’ecologia e dei beni comuni. Promuove e gestisce iniziative di raccolta fondi per sostenere attività coerenti con le finalità dell’associazione. Soci fondatori: Vandana Shiva, Maria Grazia Mammuccini, Giannozzo Pucci, Caroline Lockhart, Natale Bazzanti